Da dove parte la long story “Il Richiamo di Cthulhu – Il Guardiano”?


All’epoca, non c’era un titolo: dicevamo soltanto di “giocare a Cthulhu”, e tanto bastava. Il Guardiano è stato aggiunto da me perché, come scoprirete, la storia si distaccherà presto da The Book of Uncle Silas. Dovreste avere intuito il motivo: amavamo quei personaggi e non volevamo lasciarli andare.

 

A distanza di oltre dieci anni, è stato complicato raccontare cosa accadde. Avevamo i nostri ricordi, ma niente di più, dunque ciò che troverete è una grossa rielaborazione della campagna, partita dalla memoria, dai manuali e dall’avventura citati nello scorso post e, soprattutto, dal “quaderno di Ellen”.

 

Ellen ha un notevole cervello e ha cercato di appuntarsi più informazioni possibili, a volte trasformandole direttamente in racconti o pagine di diario, ma non ha segnato tutto. Per questo, la sua giocatrice, Sara, ha preso le sue note, i ricordi, i manuali, e li ha messi insieme, infilandoci qualcosa – o molto, lo scoprirete – di suo.

 

Ho usato anche Il Richiamo di Cthulhu – Quinta edizione di Sandy Petersen e Lynn Willis, I luoghi di Lovecraft dell’Imaginary Travel Ltd edito da NPE, l’avventura Ombre di Yog-Sothoth pubblicato da Chasium nel 1982 e i video del canale Ilario Gobbi – I Miti del Tubo: Lovecraft & Horror. Indispensabili sono stati anche i racconti di H.P. Lovecraft, in particolare due fra i più noti (che non vi svelerò per non fare spoiler!) e ovviamente il lavoro compiuto anni orsono da Fabio, a cui non smetterò di essere grata per avermi coinvolta in questa magnifica esperienza.


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