IL RICHIAMO DI CTHULHU: IL GUARDIANO: Curiosità sui capitoli 10-12


1) Ogni azione provoca una reazione: uccidere delle innocenti, per quanto sotto controllo mentale, ha portato alla vendetta – o alla giustizia, dipende da che punto la si guardi. Per amore del realismo, è stato deciso di uccidere solo uno degli aggressori, mentre nella campagna giocata morirono tutti e quattro.

 

2) In “The Books of Uncle Silas”, il viaggio nella città natale di Alexander avveniva prima dell’incontro del gruppo con Masters; con la scelta di ampliare la storia, è stato posticipato.

 

3) La città non doveva essere Greenville, nel Maine, bensì Greenwood, nel Wisconsin. Al momento di scrivere “Il Guardiano”, il Maine è sembrato il luogo più facile da raggiungere per i protagonisti. Per il medesimo motivo, Darcus McCrindle era stato in realtà internato nel Wisconsin State Hospital. La sua fuga, soltanto accennata, avviene a discrezione del Custode.

 

4) Gerber, il passato di Darcus e l’articolo sul massacro provengono da “The Books of Uncle Silas”; tutto il resto, dalla caratterizzazione di Gerber all’amicizia con Owen, sono idee dell’autrice.

 

5) Fa eccezione la lettera riguardante l’Ordine Ermetico del Crepuscolo d’Argento, inserito da Fabio. Proviene dalla campagna “Ombre di Yog-Sothoth” e il suo nome si ispira all’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata.

 

6) Dagon era presente nell’avventura giocata? Sì e no: c’erano le “creature anfibie”, ma Dagon non era stato chiaramente chiamato in causa. Il riferimento è stato obbligatorio.


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