modus operandi consiglia: “Almanacco dell’Orrore Popolare”


• Oggi vi parliamo di un libro molto particolare: l’Almanacco dell’Orrore Popolare. Folk horror e immaginario italiano, a cura di Fabio Camilletti e Fabrizio Foni (Odoya 2021).
• Si tratta di una raccolta di scritti molto interessanti, che trattano non solo l’enorme corpus di leggende, storie popolari, miti folk che hanno ispirato e continuano a ispirare parte dell’horror italiano. Al tempo stesso, il libro riporta anche interessanti racconti personali di scrittori, saggisti, critici e divulgatori del fantastico nostrano. Il risultato è una raccolta nella quale testi critici su leggende e miti si intersecano ad aneddoti, curiosità, storie che provengono dal vissuto degli autori riportando eventi anche singolari (come episodi che provano l’esistenza di streghe sperdute fra le valli del Monferrato).
• Se siete alla ricerca di una carrellata sui principali miti orrorifici tricolori, qui li troverete: nell’Almanacco si spazia dai racconti sull’origine del topos del “lupo cattivo” alle sette sataniche, dalle immancabili masche (le streghe del folklore piemontese) al culto popolare dei morti a Napoli, fino a giungere a incredibili contatti fra le leggende del Polesine e il Maestro Lovecraft. Il tutto attraverso un linguaggio scorrevole e quasi sempre appassionante.
• Consigliato a:
– chi è attratto dal folklore popolare italiano
– chi ama l’horror italico degli anni ’60-’70-’80 (qualcuno ha detto Pupi Avati?)
– chi è in cerca di spunti per nuovi racconti o avventure di gioco di ruolo (horror o fantasy che siano).

Fabio Antinucci

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